martedì 10 aprile 2012

Mangiare Insetti?

Tratto da,
http://www.dissapore.com/primo-piano/riuscira-carlo-cracco-a-farvi-mangiare-gli-insetti/

Mangiare gli Insetti? ... :-( !!

Riuscirà Carlo Cracco a farvi mangiare gli insetti?



Al congresso di cucina milanese Identità Golose, gli chef Davide Oldani e Carlo Cracco hanno fatto incetta di click. Sono tra i più alti, sono tra i più magri, forse i più belli. Capannelli di donne volevano la foto con i due chef. Ho pensato all’assalto delle cavallette. Pensate, quindi, alla mia sorpresa davanti alla copertina di febbraio di Wired con un Cracco assaltato, per l’appunto, dalle cavallette. Quelle vere.

Un fotomontaggio, of course, per presentare l’inchiesta del mese: “Pronti a mangiare insetti?”. Prima di dire NO e mollare questo post, fatevi coraggio e sentite un po’ cosa vien fuori dall’articolo
  • che nel 2006 gli insetti negli Usa hanno creato ricchezza per 57 miliardi di dollari
  • che sono 3000 al mondo i gruppi etnici che praticano l’entomofagia
  • che secondo l’indice di palatabilità lo scarabeo sacro è squisito, la blatta disgustosa
  • che essendo animali a sangue freddo gli insetti non possono essere vettori di virus
  • che secondo l’Onu nel 2020 gli insetti saranno il nostro pane quotidiano
  • che la Fao nel 2010 ha iniziato a fare ricerca sull’entomofagia nei paesi che già la praticano per poterla espandere tra le popolazioni denutrite

Siete ancora qui? Ok procediamo. L’università olandese di Wageningen ha avviato un centro di ricerca sull’impiego degli insetti come cibo del futuro. A capitanare la squadra di ricercatori è l’entomologo Marcel Dicke, uno che ha dedicato gran parte della sua vita a scardinare i pregiudizi sugli insetti. L’obiettivo è quello di dimostrare che è possibile portare questi animaletti sulle nostre tavole. I passaggi sono questi: capire quali scarti dell’industria alimentare possono essere utilizzati nell’allevamento; capire come trattare le proteine estratte dagli insetti e trasformarle in cibo; come rendere appetibile il risultato finale. Insomma, sdoganiamo queste pappe dalle penintenze dei reality show ( ricordate La Talpa?) e accettiamo il fatto che tutti noi siamo consumatori di insetti: ce ne sono frammenti nella conserva di pomodoro, nella frutta in scatola e soprattutto nei prodotti biologici. Assai complicato eliminare gli intrusi.
Si fa prima ad aggiornare le tabelle dei residui organici tollerati. Succede ormai in molti paesi. L’Onu è alle prese con l’organizzazione di un congresso mondiale sull’argomento. Nel 2013 i Grandi della Terra parleranno dei suoi esseri più piccoli. Il professor Dicke non ci lascia scelta: il 2020 è vicino e sarà l’anno dell’inizio dei banchetti degli orrori. Piuttosto la squadra universitaria olandese ci esorta a considerare le bestiucce non tanto diverse da gamberetti e granchi. Lo scroc del carapace non sarà mica tanto diverso poi. Nell’attesa che si trovi un modo accattivante di servire cavallette e scarabei in tavola, c’è chi si è portato avanti. A Bergamo, al Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi, è possibile partecipare a degustazioni dedicate all’entomofagia, con tanto di sommelier che consiglia i vini da abbinare. Poi c’è Carlo Cracco. Gli insetti li ha cucinati e anche mangiati. Lo scorpione gli fa schifo e come avete visto nel video, preferisce le cavallette.
E se volete prepararvi un piattino gourmand, lo chef bistellato pubblica su Wired anche un po’ di ricette. Ad esempio: “….riduci in polvere le larve aiutandoti con un batticarne” oppure “… aggiungi la crema di riso calda e termina con le larve ( ravvivate nell’acqua calda)” o anche “… filtra la riduzione con un colino e aggiungi le locuste precedentemente ammollate in acqua”. SLURP!
[Crediti: Wired.it, Wikipedia, Efors, Wired.co.uk, Museo Scienza Bergamo. Immagine: Wired.it]


50 commenti a “Riuscirà Carlo Cracco a farvi mangiare gli insetti?”

  1. bonilli bonilli commenta:
    Basta tenere presente il bellissimo libro “Buono da mangiare” di Harris, edito da Einaudi, per capire che gli insetti, che fanno schifo in Europa, sono il pranzo succulento per i messicani e molte altre centinaia di milioni di uomini e donne nel mondo.
  2. Mimmo Mimmo commenta:
    Nessuno ha mai mangiato la larva che si trova nelle bottiglie di Mescal?
  3. laura rangoni laura rangoni commenta:
    Francamente, sarei portata a pensare che gli insetti non siano nelle mie corde. Ma, altrettanto francamente, devo dire che è solo una questione di mentalità e pregiudizi culturali. Ho assaggiato dei grassi bruchi fritti in Africa, e li ho trovati buonissimi. Sapevano lontanamente di pisello. Solo che mi hanno detto DOPO averli assaggiati cosa realmente fossero quei succulenti “cosi” che credevo germogli… Altrimenti, probabilmente, non li avrei assaggiati
  4. depa depa commenta:
    sinceramente sarei proprio curioso di assaggiare gli insetti, dopotutto in italia ho mangiato diversi tipi di formaggi con i vermi squisiti!
    •  Fabio Cagnetti risponde:
      Concordo al 100%, adoro il Casu Marzu sardo e l’ancor più introvabile Marcetto di Castel del Monte.
      Se Cracco proponesse un menu entomofago partirei ORA per Milano. Anche perché vorrei proprio vedere cosa ci abbinerebbe Gardini, brancolo abbastanza nel buio non avendo mai assaggiato siffatta materia prima.
  5. Giulia Marruccelli Giulia Marruccelli commenta:
    in Cina, vari spiedini con insetti tipo scarabei rosolati alla brace: nessun sapore rivoltante, alla lontana sembrava quasi carne bianca e consistenza croccante!
  6. Francesco Francesco commenta:
    Ciao, nei miei giri per il monndo non mi sono mai fermato dinnazi ad un piatto “strano”. A Oaxaca, nel Messico, le cavallette (se non ricordo male le chiamano chiquimules) vengono servite fritte come snack nelle varie mescalerie. Come sono? buone, ricordano un po’ i gamberetti di fascina e si mangiano tranquillamente, come pure iguane, serpenti, armadilli e naturalmente gusanos, i bachi dell’agave che finiscono nel mescal. Alcune cose sono buone (es serpente) altre non le rimpiango certamente, tipo il narvalo o la carne di foca, questo si un vero orrore. comunque è solo l’imprinting culturale che entra in gioco, in mezzo mondo si mangioano vermi e insetti in quanto apportatori di proteine, noi disdegnavamo il pesce crudo e ora imperversa il sushi e quindi…volendo si possono mangiare, anche se un piatto di pasta o un bel caccicco sono sicuramente migliori
  7. Antonio Scuteri Antonio Scuteri commenta:
    Non avrei problemi a mangiare insetti. Certo però che, visto che non è indispensabile, preferisco continuare a nutrirmi di foie gras, filetto, aragosta e porcini
    • medo medo risponde:
      Ma come si fa a mangiare il foie gras? Ne ho mangiato di ogni genere, in tutte le salse, di qualità sopraffine anche. Abito in Francia e lo trovo ovunque, ma… E’ obbrobrioso proprio avere in bocca quell’unto informe dal gusto di paraffina.
      Cioè ben vengano ragni, scorpioni e interiora di mosca guarda!
  8. AndreaAlviseVolpin AndreaAlviseVolpin commenta:
    ..potrebbe essere anche Cracco in ginocchio e la Parodi nuda (ma coi tacchi) a servirmelo, ma quella roba se la mangiano! :D
    (chiave di lettura: volutamente ironico, ottuso e categorico, questo commento!)
    Buon appetito: io amo e continuo ad amare la cucina europea!
  9. Mangerei anche lo Scorpione solo per capire quel “troppo” che mi incuriosisce tantissimo.
    Intanto scrivo Cracco nella lista dei cuochi anti-fuffa. :D
    Ha carattere e idee chiare.
    Bravo. Per quel che può valere.
  10. Arcangelo Dandini Arcangelo Dandini commenta:
    Da “pischello” mi ricordo una bevanda alcolica cinese al cui interno c’era una specie di lucertola, il liquido era verdastro come la pigmentazione del rettile. Era il mio prima lavoro, una sera con il proprietario del ristorante dove lavoravo decidemmo di berla…..non aggiungo altro ma vi dico che eravamo talmente “ciucchi” per un gesto simile che riuscimmo a berne un bicchiere a testa….Ps ancora oggi mi sogno i ramarri che mi rincorrono per casa:-)
  11. GIANLU63 GIANLU63 commenta:
    no grazie, non fumo
  12. si, sono curioso, anzi se Craccoli mett in lista ci vado … finalmente :-)
    lo devo dire anche se unpo’ OT: la copertina di wired e’ inguardabile :-)
  13. GIANLU63 GIANLU63 commenta:
    Comunque è solo questione di usanze, cultura e cibi a disposizione,
    Noi mangiando, tra l’altro, ranocchi, lumache, interiora e sangue di animali, gatti, vermi del formaggio, ostriche, ecc. ecc. e non è che si mangi poi tanto più di classe.
    se andranno di moda le cavallette fritte…
    ..mangeremo tutti cavallette fritte…
    d’altra parte se qualche anno fa vi avessero detto che avreste mangiato filetto di pesce crudo, mentre il resto del pesciotto si dimenava nel piatto infilzato in uno spiedino, che avreste detto?
  14. anto anto commenta:
    Se avessi voluto cibarmi di insetti sarei nata col becco
  15. Virgilio Brunetti VIRGI commenta:
    Sicuramente una fonte di nutrimento alternativa, nuova e da espolorare.
    Faccio solo una piccola riflessione: fermo restando che gli insetti sono già parte di alcuni costumi alimentari diffusi in Italia, non credo siano meno “disgustosi” rispetto agli escargot, alle coscette di rana… senza parlare della famosa grappa alla vipera…
    proveniamo da una società che non se l’è passata sempre bene… il benessere dei nostri anni ha in parte cancellato la memoria di autentiche ricette dell’orrore a base di tutto ciò che di vivo (o anche inanimato)può essere tratto dal mare e dalla terra.
    Quando non c’èra veramente niente da mangiare alcune famiglie di pescatori consumavano una zuppa poverissima fatta facendo bollire piccoli pezzi di scoglio ricoperti di alghe…
    senza parlare della ben più sostanziosa frittura di anemoni di mare o un ricco stufato di oloturie (cetrioli di mare).
    Senza parlare della selvaggina locale: ricci (di terra), volpi (non tanto diverse dal cane), tassi, gazze, lumache di molti tipi… ecc ecc ecc
    personalmente ho avuto l’opportunità di assaggiare qualcosa… devo dire che il bis non l’ho rifiutato.
  16. medo medo commenta:
    Sciami di milioni di locuste ti mangiano il raccolto, tu mangia le locuste.
    Questo è l’uomo che non si perde in piagnistei e ce la farà. Non certo quello che si perde nelle cucine molecolari. Ma questo è un mio libero giudizio, aperto a critiche.
  17. cucinopertescemo cucinopertescemo commenta:
    no per favore no.
    cioè, Cracco con la sua cucina sta esagerando.
    passi pure che frulli qualsiasi cosa, che metta le mentine della vigorsol in ben tre dei suoi piatti ma gli insetti proprio no.
  18. Enrico Marsili Enrico Marsili commenta:
    Ho lavorato a Wageningen per alcuni mesi, pochi piani sotto quel dipartimento. Per fortuna c`erano solo te` e biscotti durante le pause.
    E comunque e`risaputo che gli snack olandesi contengono proteine di provenienza misteriosa…
  19. architorture architorture commenta:
    Trascendendo la curiosità e i retaggi culturali..io credo sia il top del marketing!
    Cracco porta la novità e se tu la disprezzi significa che:
    TU sei il conservativo/ncapiscinamazza e LUI quellocheccistaddentro/troppo avanti.
    Aggiungendo che:
    per LUI è guadagno puro (quanto costa la materia prima?!?) e TU puoi sparare in giro a tutti i tuoi amici che sei così figo da aver pagato 40 euro per un piatto di vermi!
    Narcisismo al cubo..bravibravi!
  20. alberto alberto commenta:
    E vabbè, come non riproporre la classica:
    “No, la lingua no.
    Che schifo.
    Arriva dalla bocca della mucca!
    Mi dia un uovo.”
  21. Oste della Malora Oste della Malora commenta:
    ragazzi è solo un problema culturale, noi le lumache le mangiamo (..Voi) e piacciono molto, i granchietti ci piaciono assai e in quel di Venezia le moleche arrivano a costare un occhio. Quindi risolto il problema culturale si apriranno nuove frontiere della gastronomia. L’unico aspetto poco chiaro è la reperibilità della materia prima. Nel video Cracco utilizza solo prodotti essiccati e poi rigenerati, ma il “fresco” dove lo troviamo ? (evitate le solite battute ..grazie)e sopratutto gli standard di allevamento, saranno chiari, vista la possibilità di venire in contatto con una materia prima sconosciuta e quindi inclassificabile…..mi ci vedo a infilare negli spiedoni della mia griglia a legna….le formichine…..vado di corsa dall’ottico :-) )
  22. Rino Rino commenta:
    Caspita ora che ci penso però..se oggi siamo arrivati quasi al puntom che a breve (prima o poi) mangeremo anche le cavallette..vuoi vedere che Le Piaghe d’Egitto non eran poi tanto piaghe ma un miracolo per i bisognosi ed affamati???
    Scusate l’ironia.. ma a monte di tutto ciò se proprio arriverà il giorno in cui dovrò per forza di cose mangiare le cavallette, sicuramente deciderò di mangiare quelle preparate da Carlo Cracco..
    AlchimiadelGusto.it
    Rino
  23. franco campese commenta:
    Carlo Cracco e’ un grande cuoco , credo pero’ che farei fatica a trovare tra i miei conoscenti qualcuno disposto a condividere una esperienza di questo tipo . Qua se si trova anche un vermicello nel riso si butta via tutto !
  24. angelo angelo commenta:
    “che essendo animali a sangue freddo gli insetti non possono essere vettori di virus”…
    non è assolutamente vero: gli insetti sono vettori di virus, eccome! si tratta soprattutto virus delle piante, ma ci sono anche virus che possono essere trasmessi a mammiferi.
  25. ekkia ekkia commenta:
    Sono d’accordo. Pensate anche ai problemi ambientali che l’insettofagia risolverebbe (probabilmente gli allevamenti di insetti sarebbero più facili da gestire, impiegherebbero meno risorse ed inquinerebbero meno). O all’aspetto etico: molti vegetariani o semi-vegetariani come me avrebbero meno remore nel nutrirsi di un animale tutto sommato primitivo e molto in basso nella catena evolutiva… (nessun vegetariano da me conosciuto si è mai fatto problemi nell’ammazzare scarafaggi, mosche e zanzare) e visto che di proteine abbiamo comunque bisogno…
    Detto ciò, anche se avrei avuto l’occasione per farlo, finora non ho mai osato (mi sono fermata a rane e lumache). Ma mi riprometto di provarci presto…
  26. Letizia Re Letizia Re commenta:
    Io personalmente li proverei!!Abbattiamo questo tabù!Però non ho capito se Cracco li ha già messi in lista, o se, per mangiarli, bisognerà ancora aspettare!Aspetto delucidazioni in merito!
  27. [...] Riuscirà Carlo Cracco a farvi mangiare gli insetti? | Dissapore [...]
  28. Dario Dario commenta:
    brava Francesca che scrive divertendo e informando (due cose che non si vedono più uscire dalla stessa penna, ormai), ma non vedo perché anche noi dovremmo cibarci dello schifoso cibo dei paesi che non ne hanno: non credete che sgozzerebbero anche in messico grassi maiali e affetterebbero teneri vitelli, se (solo) ne avessero? Ed estendo: possibile che la nostra grassa opulenza non sia sazia di quello che ha?

Link:
http://www.lorologiaiomiope.com/i-vermi-col-formaggio-piophila-casei/


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