mercoledì 26 gennaio 2011

Libri Strani pubblicati nella Storia

Libri Strani pubblicati nella Storia

tratto da:
http://www.placidasignora.com/2009/03/21/libri-strani/

Libri Strani

di Placida Signora - 21 marzo 2009
Dedicato a Catriona e Viadellaviola





Le cronache storiche raccontano di un’Iliade e di un’Odissea scritte in lettere d’oro sopra una pelle di serpente lunga cento piedi. Questa rarità pare appartenesse alla biblioteca dell’imperatore Costantino.
Particolarissimo era anche il libro contenente la “relazione” della città di Albany (stato di New York) spedita al Senato di Washington nel 1890.
Era contenuta in un volume di seimila pagine, formato grande aquila: oltre al testo conteneva quarantacinquemila firme (tutte quelle degli abitanti di Albany), aveva uno spessore di m. 1,20, rilegatura compresa, e pesava 490 chilogrammi.

Un libro decisamente “ricco” fu quello donato nel 1907 a Pio X dalla Repubblica brasiliana, come ringraziamento per aver innalzato alla porpora un prelato di quel paese.
I fogli del libro erano d’oro, incrostati di pietre preziose; sulla copertina c’era un monogramma del papa formato di brillanti e smeraldi e sulla prima pagina brillava il ritratto del pontefice, in finissima miniatura, contornato da 90 diamanti uno dei quali, gradissimo, posto in alto formava un sole i cui raggi erano disegnati da file di brillantini. Non solo, ma quel libro conteneva pure una carta del Brasile disegnata con un mosaico di pietre preziose. Chissà ora dove si trova.
Fino al 1885 Albert Rochas pubblicava a Blois un’opera in ottavo, intitolata Le livre de demain, un vero e proprio “libro del colore“, seguace di quel “teatro del colore” proclamato da Sem Benelli e Marinetti.
Nel libro del Rochas le scene d’amore erano stampate in caratteri rossi su carta rosa; quelle relative alla guerra in caratteri neri su carta sanguigna; le pastorali tutte in verde tenero e le pagine religiose in violetto.
Un libro a prova di fuoco fu invece quello del Bruckmann, medico tedesco del XVIII secolo: si trattava di una dissertazione sull’amianto, stampata su carta di amianto; invece un libro povero fu un’edizione spagnola del Don Chisciotte stampata, sempre nel XVIII secolo, su sottilissimi fogli di sughero.
Ma vi fu anche un libro macabro
Dovete sapere che il celebre astronomo Camillo Flammarion ebbe in lascito testamentario dalla contessa di Saint-Auge, celebre spiritista sua amica, “la pelle delle sue spalle per rilegare la prima opera ch’egli avesse pubblicata dopo la morte di lei“.
Così, in questo repellente modo fu appunto rilegata la prima copia de Le terre del cielo di Flammarion, e la cosa viene riferita anche dalla Chronique médicale del primo marzo 1898: in alto, sulla copertina, era scritto “Ricordo di una morta“, e i tagli erano rosso sangue decorati con stelle d’oro.
E questo spero proprio di non trovarmelo mai tra le mani.
©Mitì Vigliero

20 Commenti

  1. Il mio spirito di collezionista antiquario freme…Li vorrei tutti, anche quello macabro!
    Comment by Beppe - 21 marzo 2009 12:15
  2. Ma sono bellissimi, grazie! E gli ultimi due… be’, prenderli in mano no, però mi piacerebbe vederli, eccome!
    Comment by Catriona - 21 marzo 2009 12:16
  3. Beppe, perché sei avido! ;-D*
    Comment by Placida Signora - 21 marzo 2009 12:44
  4. Catriona, per la serie “guardare e non toccare” ;-*
    Comment by Placida Signora - 21 marzo 2009 12:46
  5. ma c’è ancora gente che fa di queste follie?
    io vorrei di si.
    Comment by viadellaviola - 21 marzo 2009 13:04
  6. [...] Read the original: Placida Signora » Blog Archive » Libri Strani [...]
  7. Viadellaviola, chi lo sa…Magari! (Lo dedico anche a te):-*
    Comment by Placida Signora - 21 marzo 2009 16:39
  8. Io vorrei quello dei colori, grazie.
    Comment by MaxG - 21 marzo 2009 17:28
  9. Quasi off topic, comunque… “Ad Albany le assicurazioni sono un ottimo business, perché è stato constatato che i suoi abitanti in maggioranza muoiono piuttosto giovani” “Beh, che altro possono fare ad Albany?”
    (da “La signora del venerdì”, di Howard Hawks)
    Comment by Paolo - 21 marzo 2009 18:17
  10. Io vorrei invece quello del Papa, è possibile?
    Comment by Borg - 21 marzo 2009 20:37
  11. non amo i libri rari, mi ispirano un senso di solitudine; sono libri che magari hanno un solo lettore, sono libri falsi, dove non conta cosa c’è scritto, ma come è fatta la legatura, come se fosse meglio accompagnare all’altare una vecchia col vestito coperto d’oro, piuttosto che una fanciulla in fiore, col suo vestito semplice; e poi amo i libri che abbiamo letto in tanti, magari l’uomo a una dimensione (marcuse) di einaudi, quello col quadrato blu, oppure il gattopardo di feltrinelli, col gattone in copertina; oppure certi oscar di mondadori, i più famosi, o urania, insomma i libri che ha letto una generazione; i libri rari, costoso onanismo mercantile per ricchi, questo penso io, probabilmente ho torto, ma lo penso lo stesso
    Comment by diego altrove d56 - 21 marzo 2009 20:56
  12. Splendide follie, tranne il libro macabro…
    Quello regalato al Papa, più che un libro, era un forziere!
    Ciao Mitì, buon weekend
    Comment by Anna righeblu - 21 marzo 2009 23:15
  13. Di mestiere faccio il tipografo, eppure d’istinto non amo la circostanza nella quale un libro è più importante per come è fatto che per quello che c’è scritto. Capisco come possa essere oggetto di collezionismo (ci sono artigiani giù in toscana che fanno a tutt’oggi delle legature a dir poco splendide), ma le bizzarrìe, il lusso che va oltre il significato delle pagine, mi lasciano freddo. E’ il libro “normale” che va peggiorando, ad esempio molti non usano più glifi e legature, come facevano i vecchi tipografi a piombo. (avevo scritto un’altra roba, ma devo aver pasticciato nell’interfaccia, se è arrivato un post doppio chiedo scusa)
    Comment by diego - 22 marzo 2009 10:49
  14. il libro più strano l’ho visto nel deserto del Rajasthan: tutto il Mahabharata in sanscrito dipinto su due chicchi di riso. E l’ho pure controllato con la lente, era vero! L’artista che lo faceva (un nomade in tenda) ne era orgogliossimo, peccato non abbia pensato a comprargliene un “volume”. Pensa che lo ha anche regalato alla regina Elisabetta (che pare gli abbia mandato uan lettera di ringraziamento)!
    Comment by Boh/Orientalia4All - 22 marzo 2009 12:35
  15. Solo io vorrei il serpente?
    Comment by sancla - 22 marzo 2009 17:09
  16. E il segnalibro era fatto con i capelli? ;-)
    Comment by Alianorah - 23 marzo 2009 01:25
  17. certo che sono libri molto strani….
    ma l’uomo scrittore ,con la complicità dell editore ….
    ….distratto…?….fantasioso…?
    riesce ancor oggi a produrre ancor oggi “capolavori” di……
    …fantasia….???
    tanto che qualcuno si è preso la briga di scrivere un libro sui “libri”….
    titoli tratti da: “I LIBRI PIÚ ASSURDI DEL MONDO”
    di : Russell Ash – Brian Lake
    esempi
    Ecco una serie di titoli “stimolanti” sull’argomento.
    “Alla scoperta del corno”, “Alla scoperta del mondo del bradipo”, “Alla scoperta di campane e scampanellii”.
    Per la serie “cosa fare” ecco: “Cosa fare del montone freddo. Un ricettario di piatti riscaldati”, “Cosa venne detto nei boschi”.
    Un po’ inquietante è “Cosa fare se ti prende”. Non è dato a sapere cosa o chi.
    oppure….
    quelli che hanno a che fare con il divertimento.
    “Divertirsi annodando frange”, “Divertirsi con i paguri”, “Divertirsi con le corde”, “Divertirsi con un giornale”,”Quella macchia sul parabrezza”, “Divertimento al tavolo da biliardo”, quest’ultimo forse è l’unico “normale”………
    Comment by roger - 23 marzo 2009 06:58
  18. mi verrebbe da non leggere più buon inizio di settimana
    Comment by caravaggio - 23 marzo 2009 07:28
  19. Un libro decisamente “ricco” fu quello donato nel 1907 a Pio X dalla Repubblica brasiliana… Chissà ora dove si trova
    Sicuramente sarà stato venduto per alleviare un poco le sofferenze dei paesi del terzo mondo!
    Comment by fabio - 23 marzo 2009 16:29
  20. ma grazie!
    Comment by viadellaviola - 25 marzo 2009 12:46

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Ancora un paio di Notizie curiose sui Libri, tratte dalla Rete. betullablu

http://www.chedonna.it/attualita/che-pettegola/2010/05/24/e-book-i-libri-digitalizzati/

E-book: i libri digitalizzati

Le nuove frontiere dei libri: il libro elettronico

L’e-book è il libro elettronico: lo puoi scaricare dalla rete e leggerlo sul PC oppure su apposite device che potrai portarti in giro senza problemi, per leggere dove vuoi. La peculiarità degli e-book è che sono studiati per permetterti un’esperienza di lettura il più vicina possibile a quella “tradizionale” su un libro cartaceo, aggiungendo alcune funzionalità tipiche del computer (ad es.: la funzione “trova”); in più, potrai portare con te un’intera biblioteca virtuale su un lettore molto pratico e leggero.
Per leggere un e-book sul tuo PC devi prima scaricarti il software gratuito Microsoft Reader (poco più di quattro Mb: operazione da effettuare soltanto la prima volta che vuoi scaricare un e-book) dotato dell’esclusiva tecnologia ClearType che permette la migliore esperienza di lettura da schermo possibile: puoi farlo direttamente dal sito di Microsoft.
MicroSoft Reader è un software molto semplice e intuitivo da utilizzare, e una volta scaricato e installato sul PC, ti ci vorrà pochissimo per imparare a usarlo e per scoprire le sue utili funzionalità. A questo punto non ti resterà che tornare su un qualsiasi sito che contiene una libreria virtuale, per scaricare gratuitamente gli e-book che ti interessano, ogni volta che vuoi!
Archiviato in: Che PettegolaLibri
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il libro cartaceo farà davvero la fine del cd musicale?

Se ne sono sentite e lette tante e tante ancora se ne leggono e sentono sul presunto parallelismo tra industria editoriale e industria discografica di fronte all’avvento del

digitale. Tra predizioni e avvertimenti, moniti e allarmi, in generale la conclusione cui si giunge è univoca: i modi di fruire la musica sono diversi da quelli relativi a un testo scritto, ma il destino del libro cartaceo sarà simile a quello del cd, se gli editori non fanno tesoro della lezione impartita ai discografici dall’mp3 .
In generale ero d’accordo anch’io, fino a ieri sera. Cos’è successo ieri sera? Niente di particolare, ma qualcosa di significativo: ero nella metro e leggevo dal mio Kindle quando salgono due ragazzotti sui 16 anni (quelli che dovrebbero essere, a detta di molti, i “nativi digitali”). Guardano prima l’eReader poi me. Poi si guardano tra loro e si mettono a ridere, facendo commenti sottovoce. Era evidente che trovavano quel coso molto bizzarro e per niente allettante. Era per loro un oggetto del tutto estraneo, se non ridicolo. Probabilmente come la lettura stessa.
Ricordo però che l’iPod fu accolto con ben altro entusiasmo e curiosità ai suoi tempi, quando anzi ero io che osservavo con sguardo perplesso questi ragazzini che portavano al collo strani oggetti da cui era possibile ascoltare musica (ma in che modo, mi chiedevo io che, oltre alla radio, concepivo come unica possibile fonte sonora il cd).
Il fatto è che la musica è il pane quotidiano di questi ragazzi, il loro habitat naturale. La lettura è tutt’altra cosa. E’ fatica, concentrazione. Purtroppo, per molti di loro è anche noia. Che sia dispensata su un supporto cartaceo o digitale, a loro non importa molto. Insomma, non si può paragonare il modo di ascoltare un brano musicale alla stessa stregua in cui si legge un racconto, per quanto breve esso sia.
Per questo penso e credo che la resistanza all’ebook sarà molto maggiore di quanto immaginino anche i più strenui simpatizzanti del libro digitale (tra cui non fatico ad annoverare me stesso). Quando leggo articoli come questo, pieni di entusiasmo e previsioni di rapido cambiamento negli usi e nei consumi della lettura, portando a supporto di questa tesi alcuni dati relativi al mercato dei cd musicali, penso che si facciano un po’ i conti senza l’oste che poi è il cliente, o utente o, più semplicemente, il lettore (cosa che invece prende in considerazione un altro articolo, molto interessante)
In definitiva, se qualche tempo fa avevo individuato dei fattori che avrebbero rallentato – se non ostacolato – la diffusione del libro digitale, anch’io non avevo tenuto conto di queste semplici constatazioni. Concludendo:
1- Quella dei lettori è una tribù piuttosto ristretta numericamente, ben caratterizzata sotto alcuni punti di vista, piuttosto impermeabile alle mode e alle tendenze e in certo modo tradizionalista, soprattutto quando si parla del suo oggetto preferito, cioè il libro. La musica invece la ascoltano tutti, poi variano i gusti, ma la fruizione è molto più diffusa e ampia.
2 – L’ebook, al contrario di quanto succede per l’mp3, si inserisce proprio in questo microcosmo difficile da scalfire, restìo a farsi convincere e molto legato all’oggetto-libro in sé, con cui si ha un rapporto a volte quasi feticistico. Il lbro è un totem, non solo per quello che contiene ma proprio per quello che è oggettualmente. Ciò che Philip Smith, esperto di libri antichi, chiama in un suo intervento “The whatness of bookness”, espressione ben poco traducibile e che Gino Roncaglia nel suo ultimo libro prova a rendere come “La cosità della libritudine”.
Insomma, con la musica si entra in una stanza già aperta abitata da persone dispostissime a mettere da parte il Walkman e, lasciando le cuffiette alle orecchie, sostituirlo con un oggettino ben più leggero, pratico e soprattutto dispensatore di musica gratuita (e, cosa importante, frammentabile in tracce singole da scaricare gratuitamente o acquistare per pochissimo). Con l’ebook devi bussare alla porta di un circolo di persone che amano profondamente ciò che hanno tra le mani e non sono disposte facilmente a metterlo da parte, fosse pure per usarlo assieme al nuovo oggetto.
Se poi ci aggiungiamo, come anche riporta il secondo articolo linkato, i prezzi ancora alti, le protezioni, il costo dell’eReader e, diciamolo, le funzioni ancora imperfette dell’ebook (tornare indietro di 10 pagine non è certo agevole come girarle con la mano tutte in una volta, così come andare da un paragrafo all’altro per rivedere un passo – e questo solo per fare un paio di esempi), penso sia facile arguire che il cartaceo avrà ancora un vita lunga. Se non eterna. Cosa che del resto mi auguro, perché ho sempre sostenuto che non c’è dicotomia tra cartaceo e digitale. Solo che per ora i vantaggi di quest’ultimo sono molto esigui e poco convincenti.

Commenti:

Stefi scrive:
…ehm..da incompetente dico che i processi di trasformazione sono lenti (oggi meno che ieri) ma inevitabili…dai papiri, attraverso la pergamena, ai libri stampati il percorso è stato lungo ma inevitabile.
Ciò non toglie che a Mosca sia conservato il Papiro “Leningrado 1515″ (Il Naufrago), unico esemplare scoperto al mondo, del genere letterario (o mitologico..il dibattito è ancora aperto) dell’antico Egitto (Medio Regno in realtà).
L’uomo crea, innova, cambia, ma sostanzialmente è un conservatore.
Quindi è inevitabile che, prima o poi, si leggerà su altri supporti, “diversamente sfogliabili” e con un “leggero magazzino” trasportabile….ma magari anche solo una copia, in carta ed ossa, di un libro sarà per fortuna ancora consultabile in qualche biblioteca o museo… :)
un caro saluto.
Stefi

Eva scrive:
la mia opinione (di ventenne ma addetta ai lavori)? In un certo senso vedi giusto, ma il problema non è di “elitarietà” del bacino d’utenza, bensì generazionale… gli attuali teenagers di base non leggono e non leggeranno e, se mai dovessero cambiare idea, sicuramente gli verrebbe più naturale usare un eReader, con tutte le apps e i social network e i giochini vari sopra, meno ingombrante e che offra l’inquietante possibilità di scaricarsi libri piratati GRATIS…

Gloutchov scrive:
Si ma l’articolo che citi non nasce certo nell’italico paese. Dimentichi che qui da noi solo l’11% della popolazione è un lettore forte. Per di più il Kinlde appare come una tecnologia anni 90 (plastica grigetta, tastini, schermo monocromatico)… è poco accattivante rispetto a quello che era l’iPod alla sua nascita. Insomma, se i ragazzini ti avessero visto leggere da un iPad sarebbero rimasti a bocca aperta, per quanto l’iPad non sia un ebook reader puro.
Quanto alla mia esperienza… per lo più mutuata dai miei giri in autobus, se ho il Kindle con me noto che la gente appare quasi infastidita. Se invece leggo dallo smartphone tutto touch son tutti lì che mi osservano incuriositi.


marco scrive:
Hai ragione da vendere, Gloutchov, ma io l’iPad, come te, non lo vedo come un lettore “puro” (perché non lo è), o meglio è un “giocattolone” che sicuramente attira l’interesse e desta l’entusiasmo dei giovani e non, ma una volta che lo avranno tra le mani, pensi che ci leggeranno un libro?
Io no. Ci faranno tutt’altro, magari ci leggeranno riviste realizzate ad hoc per loro, ma di libri nemmeno uno.
Lo stesso vale, sempre secondo me, per il lettore forte, che magari sarà affascinato da “cosa può fare la tecnologia” ma non si metterà mai a leggere (probabilmente a ragione) un libro di Umberto Eco su uno schermo LCD.
Io parlo di Kinde come potrei parlare di Sony o Nook, comunque un lettore con schermo e-Ink, perché penso sia l’unica tecnologia finora in grado di sgretolare un po’ di quella diffidenza (anche giustificata) di molti che vedono la lettura su monitor come più stancante e comunque peggiore di quella su carta.
Poi, ovviamente, chi vivrà vedrà, ma resto del parere che la strada per il libro digitale qui in Italia sarà durissima.

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In biblioteca con un clic

La libera circolazione delle informazioni è la principale caratteristica della rete, ma forse non tutti sanno che anche la letteratura mondiale ormai circola, libera e gratuita, nelle arterie elettroniche del mondo. Project Gutenberg (www.gutenberg.org), il più noto sito in lingua inglese, riprende nel nome l’idea dello stampatore tedesco che inventò i caratteri mobili. E anche in questo caso si tratta di una rivoluzione, la letteratura mondiale a portata di tutti, gratuita, in formato e-book, cioè in file word o doc, che possono essere letti su un computer, su un palmare, ma anche su un lettore mp3 o un cellulare. E la biblioteca del sito è vasta, quasi 25.000 titoli, la stragrande maggioranza in lingua inglese, ma ci sono libri nelle lingue di tutto il mondo, dall’italiano all’yddish, dal gallese al maori. Per quanto riguarda la letteratura inglese il sito contiene in pratica tutti i classici non più coperti da diritto d’autore: le opere di Shakespeare, Scott, Wilde, Stevenson, Dickens e molti altri. In Italia c’è LiberLiber (www.liberliber.it) che contiene tutte le opere più note delle nostra letteratura da Dante a Foscolo e Salgari, ma anche riviste e tesi di laurea, e molte opere di classici stranieri tradotti in italiano. E a parte i classici più noti, uno dei maggiori meriti del sito è quello di rendere disponibili testi e opere di autori italiani meno noti che spesso nelle biblioteche e nelle librerie non è facile trovare. La rete in fondo dovrebbe essere proprio questo, la conoscenza del mondo, alla portata di tutti.
Francesco Defferrari


Libri liberi di girare

In principio fu una panchina. Oggi sono quasi 650mila le persone in tutto il mondo che hanno condiviso la loro passione per i libri grazie al bookcrossing. Letteralmente il termine può essere tradotto con "incrociare un libro", ma nella realtà indica una pratica che consiste nel lasciare un volume in un luogo pubblico per permettere ad altre persone di leggerlo.
Un fenomeno noto agli appassionati della lettura da anni, ma “istituzionalizzato” nel 2001, quando l’americano Ron Hornbaker e la moglie Kaori aprirono il sito www.bookcrossing.com. Attraverso le sue pagine è possibile dotare i libri di un codice identificativo unico (Bookcrossing ID) che permette di seguire i loro spostamenti a livello mondiale. Insieme al codice, infatti, vengono riportate una serie di istruzioni che spiegano le “regole del gioco” e che in teoria dovrebbero indurre chi si imbatte nel volume a collegarsi al sito e segnalarne il ritrovamento. Terminato il libro, il lettore dovrebbe “rimetterlo in libertà” e indicare sul sito il luogo dove l’ha lasciato, in modo da renderlo reperibile a tutti gli altri utenti. L’iniziativa ha avuto un certo successo anche in Italia, con comunità di bookcrosser abbastanza numerose a Milano, Roma, Torino, Genova Napoli e Padova.

Letizia Cavallaro


L'enciclopedia parla napoletano

In un mondo sempre più cosmopolita, una babele di suoni e parole nell’incomunicabilità a volte imperante c’è un luogo in cui ancora ci si interessa delle radici linguistiche più arcaiche, un posto virtuale che ripropone l’importanza del dialetto o meglio del ‘ “nnapulitano”.
Nasce una versione di Wikipedia, la nota enciclopedia on-line, interamente in lingua napoletana, che segue iniziative precedenti proposte in altre lingue come l’ abruzzese,il calabrese, il siciliano il tutto ad opera di wikimedia Italia. Tra le autrici una traduttrice di madrelingua tedesca e altri appassionati della cultura partenopea. Si si può accedere al sito ovunque nel mondo, gratuitamente, per alcuni un modo per mantenere un contatto con le proprie radici linguistiche o semplicemente far rivivere una lingua vera e propria.
Sul sito si alternano pagine di cultura, geografia, storia, religione, scienza, tecnologia, arte e cultura, una comunità e un vero e proprio dizionario di napoletano in continua evoluzione. Curiosità, nostalgia orgoglio regionale o campanilismo? Tutti buoni motivi per consultare la stravagante enciclopedia che conta più di 4500 lemmi pur essendo partita ufficialmente quest’anno.
www.nap.wikipedia.org
Sara Botte


"Parole in corsa"

Riparte il concorso letterario per scrittori inediti “parole in corsa”.
L’originale iniziativa lanciata dalla Cstp Azienda della mobilità Spa è gratuito e aperto a tutti i cittadini e utenti dei mezzi pubblici, senza alcun vincolo di età. I racconti brevi (non oltre le 5300 battute) dovranno avere come punto di riferimento l’autobus o il trasporto pubblico in generale. In premio al migliore un week-end in una capitale europea per due persone.
Gli scritti saranno tutti pubblicati e consultabili sul sito della Cstp mentre i racconti dei finalisti parteciperanno al concorso Nazionale Parole in corsa organizzato dall’associazione trasporti ASSTRA che si concluderà con la pubblicazione di un libro e una premiazione. La prima edizione ha raccolto più di trecento racconti , divenuti ottocento nella seconda e nella terza e ben 2000 nella quarta decretando il successo dell’iniziativa. L’idea è piaciuta anche a un editore che ha pubblicato gli scritti delle passate edizioni in un libro dal titolo “parole in corsa”. Il termine ultimo per la consegna è il 30 giugno quindi fantasia e buona scrittura a tutti.
www.cstp.it
Sara Botte


Le opere in mano ai lettori

www.fanfiction.net E se Romeo avesse fatto tardi per prendere un caffè e fosse arrivato all’appuntamento quando Giulietta s’era già risvegliata?
La nuova mania che sta spopolando sul web si chiama fan fiction. L’autorship decade, spazio ai fan e alle loro rielaborazioni di libri, film, fumetti, cartoon.
Le fan fictions sono infatti storie scritte da fan che mantenendo personaggi e parte della trama di un’opera le donano un finale o un inizio alternativo. Le comunità dei fanwriters inventano storie d’amore improbabili tra Spock e il capitano Kirk di Star Trek, o i più romantici lieti fine mancati. L’origine del fenomeno risalirebbe agli anni venti all’interno delle comunità dei lettori di fantascienza e oggi la sua crescita esponenziale è arrivata a interessare perfino gli autori che incoraggiano e prendono spunto dai suggerimenti arrivati dal web. La rivincita dei fan si potrebbe dire, che cessano di essere spettatori inermi e prendono in pugno la situazione o il mouse a tal proposito. E se anche gli autori iniziano a interessarsene c’è da tener d’occhio la situazione. Proprio un mensile italiano ha proposto alle sue lettrici un concorso per il finale alternativo del loro libro preferito con tanto di “se tu fossi..” , le dieci storie migliori verranno raccolte in un volume e le tre più fortunate potranno incontrare l’autrice. E alla fantasia non c’è limite…non ci resta che leggere.
Sara Botte


Pasque di sangue

Pasque di sangue di Ariel Toaff comincia una nuova vita sul web. Dopo il ritiro di tutte le copie dalle librerie, alcuni volumi hanno fatto la loro comparsa sul sito di ebay. Andando infatti su www.ebay.it e inserendo anche solo il cognome dello scrittore, si apre subito un elenco di aste a breve scadenza. L’iniziativa ha riscosso molto interesse, e per alcune copie si è arrivati a un prezzo di 180 euro, cui vanno aggiunte anche le spese di spedizione.
Ma poiché mancano ancora alcuni giorni allo scadere dell’asta, è probabile che il prezzo possa ancora salire. Il libro è stato ritirato dopo le numerose contestazioni partite dalla comunità ebraica. Erano state stampate tremila copie, subito esaurite, e si stava provvedendo alla seconda ristampa ora bloccata dalla casa editrice Il Mulino.
Ma poi il passaparola ha diffuso i temi del libro, che riprende le vecchie storie e leggende sul sangue di cristiani che sarebbe stato usato come ingrediente del pane azzimo, nella “pesach” ebraica. Non un’invenzione antisemita, ma - secondo l’autore - un fatto storicamente probabile. Le proteste della comunità ebraica, partite proprio dall’Università di Tel Aviv dove Toaff insegna, hanno spinto lo studioso non solo a ritirare il libro ma anche a chiedere scusa.
Marianna Lepore


Mangialibri

Se ai numerosi premi letterari ufficiali, si aggiungono le piccole premiazioni che partono da internet, il numero totale è quasi incontrollabile. Ma vale la pena ricordare una nuova iniziativa: il premio Mangialibri 2006. All’inizio il settimanale online www.mangialibri.com è nato dalla passione di alcuni amici per la lettura, con l’intento di parlare anche dei libri non diffusi da grandi case editrici. Il blog, con il passare del tempo ha conquistato il suo spazio e alla fine è arrivato anche il premio Mangialibri 2006, per chi i libri li legge ma non solo a Natale.
Così Mangialibri si è riletta un anno intero di opinioni, ed è arrivata a stilare una prima lista. Per ogni categoria una terna di fortunati.
Oltre alle classiche categorie da premio letterario, Mangialibri si distingue per l’individuazione di altri generi particolari, come la categoria dello scrittore-blogger. In questo caso i nomi non sono nuovi agli appassionati di letteratura, in gara infatti ci sono Pulsatilla, Roberto Saviano e Davide Bregola.
Ma quella che più di tutte merita grande attenzione è la categoria per il profumo di carta, colla e inchiostro più buoni. Magari da domani mattina inizieremo a veder la gente nelle librerie intenta ad annusare, oltre che a sfogliare i libri! Infine il Premio Bookcrossing al libro più ‘abbandonato’ del 2006.
Marianna Lepore
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LIBRERIA La libreria non fa l’uomo dotto (proverbio italiano).
ONLINE I libri si comprano in libreria, e da tempo anche in edicola, al supermercato, in autogrill ecc. Da alcuni anni però internet offre nuove opportunità: molti siti permettono infatti di acquistare volumi, anche usati, a prezzo di copertina o scontati, quasi sempre con una piccola spesa per la spedizione.
BIBLIOMANE Ennio Italico Noviello, ricercatore del Cnr, esperto di smaltimento rifiuti, ma anche bibliofilo e bibliomane, grande compratore di libri online. Ha catalogato novemila volumi acquistati dal 2007 al 2009, il che significa parecchi al giorno. Comprando libri su internet si può risparmiare tempo e denaro, ma per chi ha un istinto compulsivo per l’acquisto, può essere anche peggio. Nella casa di famiglia, a Castel Volturno, Noviello conserva più di centoventimila libri, molti ereditati dal padre e dal nonno.
L’editoria in Italia occupa il 2% delle vendite onlineDOVE Principali siti dove comprare libri: Bol.it e iBS.it, i due maggiori venditori; Libreria universitaria e Unilibro in ambito accademico; Play.com e Amazon, entrambi esteri ma che spediscono anche in Italia; Maremagnum, il più importante per libri usati e fuori catalogo, comparto nel quale opera anche AnticoUsato. Altri siti: Gullivertown, Webster, Gorilla, Deastore. Le principali case editrici e catene di librerie (come Feltrinelli o Mondadori) offrono attraverso il loro sito un servizio per acquistare libri e farseli recapitare a casa.
COME Come si compra un libro online? La procedura è molto semplice: in genere si parte da una semplice ricerca del volume nel database del sito. Una volta trovato, selezionandolo si accede solitamente a una scheda dove vengono indicati titolo, autore, pagine, e prezzo. Se si vuole procedere nell’acquisto si mette il prodotto nel proprio carrello virtuale, dove vengono conteggiate le spese necessarie all’acquisto del volume e per la spedizione. Quasi sempre per procedere occorre essere registrati al sito. Si può poi pagare in vari modi, come carta di credito, paypal, contrassegno, così come si possono scegliere diverse modalità di spedizioni, più o meno celeri. Una volta completate queste pratiche, si attende il volume, che può arrivare in tempi anche molto brevi (uno-due giorni) o settimane se si compra all’estero.
PREZZI Comprandoli online, i prezzi dei libri possono variare. Vengono spesso applicati sconti, ma, volendo fare un confronto di prezzi con le librerie, bisogna naturalmente tenere conto delle spese di spedizione. Sicuramente, comprare un ebook costa meno che comprare un libro cartaceo: per esempio, l’edizioni più economica de Il fu Mattia Pascal di Pirandello su Ibs costa 4,89 euro (già scontato, più le spese di spedizione), mentre la versione ebook si paga solo 2,90.
RISPARMIO Piccole strategie per risparmiare acquistando libri online. Periodicamente i principali portali offrono sconti e promozione, sia sull’acquisto dei singoli libri, sia sulle spese di spedizione: per esempio Ibs con ordini di almeno 39 euro azzera le spese di spezione. Si possono poi compare più libri in un solo ordine, evitando così di spendere per più invii. Così come può essere conveniente organizzare ordini cumulativi con gli amici. Per quanto riguarda l’acquisto di libri in altre lingue su siti esteri, bisogna stare molto attenti alle spese di spedizione, ed eventualmente confrontare i prezzi: ad esempio, se un libro ha lo stesso prezzo su Amazon Usa e su Amazon Gran Bretagna, probabilmente converrà acquistarlo in Gran Bretagna per i minori costi di spedizione.
ECOMMERCE Lo shopping online non è più una novità: sta prendendo piede ormai stabilmente anche in Italia, nonostante occupi ancora una fetta di mercato marginale (lo 0,8%, rispetto al 9,5 della Gran Bretagna o al 6,9 della Francia). Nel 2009 in Europa l’e-commerce ha fruttato 307 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 20% rispetto all’anno precedente (dati Casaleggio associati).
EDITORIA In Italia l’editoria (libri, cd rom, dvd) occupa il 2% delle vendite online. In questo settore però la gamma di prodotti offerti non ha eguali (una media di 90.678, rispetto per esempio a 1.767 della moda), ed è in grande crescita, con un +37% sul 2008. Il merito è dei libri cartacei e soprattutto di quelli digitalizzati (gli ebook). Secondo il report curato dalla Casaleggio associati, «i nuovi modelli di business rivoluzioneranno il settore e gli attori che ne faranno parte».
EBAY I libri si possono comprare anche su eBay, il principale sito di e-commerce italiano. Secondo le statistichePrincipali siti dove comprare libri online: Bol.it, iBS.it, Libreria universitaria, Unilibro, Play.com, Amazon, Maremagnum, AnticoUsato, Gullivertown, Webster, Gorilla, Deastore, eccetera pubblicate ad agosto 2009, i libri più ricercati erano quelli della collezione Harmony, con oltre 1.500 inserzioni. Il libro più venduto in assoluto è però la Bibbia con 181 inserzioni. Solo 32 per il Kamasutra. Come generi, guidava la classifica la narrativa con oltre 150mila inserzioni (soprattutto gialli e thriller), poi manuali dedicati ai viaggi e agli hobby creativi, oltre 54mila annunci, e saggistica con testi legati all’arte e alla fotografia (oltre 50mila inserzioni). Stephen King è l’autore con più inserzioni (672), John Grisham ne colleziona 437, Andrea Camilleri 347. A luglio 2009 su eBay è stato acquistato un libro ogni 39 secondi.
MAREMAGNUM Maremagnum, nato nel 1996, è il più grande sito di compravendita di libri usati e fuori catalogo. Maremagnum mette in linea i cataloghi delle librerie, accordando una commissione (5% più un euro fisso) per ogni libro venduto attraverso il sito. Si può quindi intendere il portale come un enorme database di piccole librerie italiane, che indubbiamente vengono aiutate da questo servizio. Ma anche l’utente è aiutato: il tal volume raro presente in una sola libreria in qualche località dove altrimenti non potrebbe andare gli viene con Maremagnum comodamente recapitato a casa. Sul sito si possono acquistare anche mappe, autografi, manoscritti, lettere e libri moderni in commercio.
IBS Ibs (Internet Bookshop Italia) viene lanciato nel 1998, ma le sue origini risalgono al 1995, da un accordo tra Messaggerie e la società Internet Bookshop di Oxford. Il sito è oggi in Italia il più conosciuto del settore. Mediamente riceve circa 3000 ordini al giorno.
AMAZON Nato nel 1995, Amazon è diventato negli anni un colosso economico: oltre ai libri si possono acquistare molti altri prodotti (come gioielli, articoli per bambini, orologi), ha poi acquistato e lanciato altri siti (ad esempio il celebre database di film, imdb.com), e ha prodotto Kindle, il lettore di ebook. Il sito non ha una versione italiana, mentre è presente in altri paesi, come l’Austria (amazon.at), la Francia (amazon.fr) o il Giappone (amazon.co.jp). Si possono tuttavia trovare libri in lingua italiana sul sito. Amazon possiede diversi magazzini in giro per il mondo, ma anche gli utenti possono direttamente mettere in vendita i propri libri. Un’altra caratteristica di Amazon sono le recensioni che gli utenti possono scrivere nelle schede dei libri. Il lato interazionale è infatti molto importante: il compratore dà dei feedback sull’affidabilità dei singoli venditori.
ANOBII Anobii è una libreria virtuale condivisa, dove si possono catalogare i libri che si leggono ed esprimere preferenze: una sorta di social network librario. Gli utenti mettono online la propria libreria attraverso i codici Isbn o un motore di ricerca interno, commentando, postando recensioni, votazioni, suggerimenti e molto altro. Si possono anche scambiare e vendere libri. Anobii è nato nell’agosto 2005 a Hong Kong, ed è diffuso in 15 lingue (incluso l’italiano). Il nome deriva da Anobium punctatum, il tarlo della carta.
LEGGERE Le persone con più di 6 anni di età che hanno letto almeno un libro nel 2009: 45% (erano 44% nel 2008).
Nel 2009 il 45% degli italiani con più di 6 anni ha letto almeno un libroGOOGLE Google Editions, la libreria digitale di Google, che sarà lanciata a breve e permetterà ai 30.000 editori partner di Google Books di commercializzare tramite questa nuova libreria elettronica le proprie opere digitalizzate.
EBOOK I dati sulle vendite dei libri elettronici - gli ebook - sono in costante aumento, e le stime dicono che entro la fine dell’anno rappresenteranno l’8-9% delle novità. Questo significa però che il restante 91-92% saranno ancora libri veri, in carta e colla.
AMBIENTE Uno dei vantaggi degli ebook è il risparmio ambientale, essendo questi appunto versioni elettroniche e non cartacee. Greg Kozak, studente dell’Università del Michigan, ha confrontato il ciclo vitale dei libri cartacei con quello degli ebook, evidenziando che un libro produce quattro volte più emissioni di gas serra rispetto a un ebook. Per produrre un libro stampato si consuma il triplo di materia prima e 78 volte più acqua. Inoltre, secondo uno studio di Cleantech Group, un’azienda specializzata nell’analisi e il supporto delle tecnologie eco-compatibili, l’utilizzo del lettore e-book può evitare l’emissione di 1.074 kg di anidride carbonica se viene utilizzato per leggere tre libri al mese per quattro anni.
CRESCITA Il settore librario è in crescita: ha infatti chiuso il 2009 con un sorprendente +3%. I ricavi sono nell’ordine dei 1.389 milioni di euro, esclusa l’editoria scolastica (dati Aie, Associazione italiana degli editori). Nei primi quattro mesi del 2010 Feltrinelli ha avuto un vero e proprio boom, +40%, dovuto principalmente al successo di una serie di volumi (autori Paolo Sorrentino, Antonio Tabucchi, Alessandro Baricco, Gad Lerner, Erri De Luca) molto venduti in questa prima parte dell’anno e alla fine dello scorso.
GRUPPI Tuttavia, secondo alcuni osservatori i dati positivi sono solo una conseguenza dell’aumento dei prezzi di copertina. La crescita ha comunque premiato soprattutto i gruppi maggiori. Come Giunti e Messaggerie, che a gennaio di quest’anno hanno fatto una joint venture per quanto riguarda il campo distributivo. Adesso non soltanto il colosso controlla il 30% delle vendite di libri in Italia, ma è forte anche su internet, occupando, con la controllata Ibs, il 47% del volume di vendite. O come Mondadori che ha siglato un accordo con il gruppo Bertelsmann finalizzato a incrementare dal 50 al 100% la quota in Mondolibri, che opera nel campo della vendita di libri per corrispondenza ed è uno dei principali operatori italiani di e-commerce con Bol.it. Per Renato Rodenghi responsabile della divisione Direct di Mondadori, uno degli obiettivi del gruppo è proprio «gestire in autonomia un canale strategico e in forte crescita come quello delle vendite su internet».
INDIPENDENTI Le piccole librerie di una volta sono sempre meno, soffocate dalla grande distribuzione e dalla crescita di internet: le grandi catene di librerie sono passate dal 36,1% (nel 2009) al 37,4% (2010) del mercato, quelle indipendenti sono calate dal 43% al 40,9%.
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tratto, invece, da qui:
http://www.magicoveneto.it/Cansiglio/foto/Libri-1.htm

Sant'Anna d'Alpago - la casa dei libri di Livio De Marchi

La casa-scultura dello scultore veneziano Livio De Marchi si trova a Sant'Anna d'Alpago, in provincia di Belluno. Foto di Marco Rech - Volpago del Montello





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infine, da qui:

http://www.esoterya.com/libri-trattati-e-saggi-esoterici-dalla-magia-alla-fine-dei-tempi/8776/

Libri, Trattati e Saggi esoterici; dalla magia alla fine dei tempi



Oggi voglio darvi una lista di libri interessanti tutti inerenti all’esoterismo, occultismo e simili. Siccome in Italia, trovare libri di questo genere non è facile, anche perché si trovano o libri poco veritieri, o in inglese, oggi cercherò di aiutarvi in questo difficile labirinto.
La lista sarà un mix di correnti differenti, ci saranno libri wicca, magia del caos, magia nera, occultismo, trattati e saggi sul pensiero meditativo.

La profezia di celestino di James Redfield
Medicina psico-spirituale di Angela Maria La Bata
La decima illuminazione di James Redfield
Riti e misteri dei Druidi di Philip Carr-Gomm
Il segreto di Shambhala di James Redfield
Reiki e Karuna Reiki di Susanna Benetton
Molte vite, un solo amore di Brian Weiss
Il libro dei Chakra di Liz Simpson
Fiori di Bach per curare delle Edizioni Demetrad
Tai Chi Chuan di Grant Muradoff
Guarigione esoterica di Alice A. Bailey
Antiche terapie essene e lettura dell’aura di Anne Meurois-Givaudan
I maestri invisibili di Igor Sibaldi
Mani di luce di Barbara Ann Brennan
Reiki di Gabriella Campioni
Guarire con i cristalli di Angelo Balladori
Preghiere agli angeli di Haziel
Il libro dei Mudra di Sabrina Mesko
Attivazione del corpo di luce di Saul Goodman
Iniziazione allo sciamanesimo di Maurizio Dina
La ruota di medicina di Kenneth Meadows
Il terzo occhio di T. Lobsang Rampa
L’arte della magia di Phyllis Currot
Malocchio di Anna Maria Capriotti

Enciclopedia delle pietre magiche di Scott Cunningham
Il sentiero della Dea di Phyllis Currot
Leggere la mano delle Edizioni Demetra
Oli essenziali delle Edizioni Demetraà
Wicca di Scott Cunningham
Enciclopedia delle erbe magiche di Scott Cunningham
Oltre le porte del tempo di Brian Weiss
La ruota di medicina di Kenneth Meadows
I Dialoghi sulla Croce di Gastone di Rouen di Alfredo Iannuario
Il Segreto dei Rosa-croce di Paul Sedir
Gli Ordini Cavallereschi di Claudio Rendina
Nag Hammadi di Autori Vari
Il Vangelo secondo Tomaso di Autori Vari
Il Catarismo di Autori Vari
La Saggezza dei Rosacroce di Rudolf Steiner
La Rinascita della Natura e l’Esoterismo Rosacruciano di Giacomo Bohme
I Simboli Segreti dei Rosa Croce di Franz Hartmann
La Rosacroce d’Oro di Konrad Dietzfelbinger
Le Società Occulte di Klaus-rudiger Mai
Le Profezie di Nostradamus di Philippe Warren
Fine del Mondo Entro il 2031 di Jakob Lorber
La Fine del Tempo di Adrian G. Gilbert
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